Marco Campea

“Il suono è la fonte della nostra ispirazione! Vaga intorno a noi, è quello degli altri, è quello della natura. Non ci resta altro che catturarlo, respirarlo ed assecondarlo con le nostre sensazioni, quelle del momento, senza scegliere… mai!”

Marco Campea inizia il suo percorso musicale studiando musica classica fin dall’età di 7 anni. Ben presto affianca agli studi classici lo studio della musica moderna, volgendo particolare attenzione al jazz, non trascurando il mondo della fonia. Tra i suoi maestri spiccano, in ambito jazzistico, i nomi di Amedeo Tommasi, con il quale studia armonia moderna, Giorgio Gaslini, che lo erudisce sulle tecniche di improvvisazione e sui nuovi linguaggi della contemporaneità musicale, e Andrea Alberti, che già da giovanissimo lo introduce al pianismo jazz.
Dal 1980 al 1983 frequenta i seminari di “Siena Jazz“.

Frequenta inoltre le masterclass di Joe Zawinul, il suo principale riferimento musicale, dal quale apprende e sviluppa le tecniche di programmazione dei sintetizzatori, la definizione e la gestione dei vari setup tastieristici e, sopratutto, quella attenzione spasmodica al “suono”. Si dedica sin da giovane all’insegnamento e collabora con vari istituti musicali (tra cui il Centro Jazz S. Louis di Roma – 1981/1982), per i quali, oltre ad essere titolare dei corsi di strumento e di teoria, organizza vari seminari dedicati all’arrangiamento musicale e alle varie tecniche, le prime per quel periodo, di registrazione audio digitale. Proprio in relazione a queste tematiche inizia ad utilizzare, a metà degli anni ’80, i primi software di produzione audio Steinberg (pro 16). Oggi, sempre in ambito Steinberg, utilizza “Cubase” e “Wavelab”, dedicati rispettivamente alla “produzione musicale” e alla “post produzione e mastering audio”.

La sua carriera di musicista lo vede coinvolto sin da giovane in studio di registrazione, oltre che da strumentista turnista anche come arrangiatore. Tale attività lo porta ad avere molte collaborazioni discografiche.

Le sue conoscenze musicali e informatiche, unitamente alla sua passione per il “suono”, lo portano a collaborare con la RAI, per la quale compone intere colonne sonore per trasmissioni incentrate su varie tematiche. Nell’ambito di tali collaborazioni cura direttamente tutta la fase della produzione musicale, dalla composizione all’arrangiamento dei brani, fino alla “finalizzazione” audio, curando le fasi di montaggio.

In ambito teatrale collabora con Tony Cucchiara (Caino e Abele) e con il regista Gianni Leonetti del Teatro Instabile, prestando la sua opera di musicista.

Collabora anche con aziende del settore musicale come Korg (tastiere e sintetizzatori – 1981/1982), Nihon Hammond e Ida Maria Grassi (flauti e fiati – 1983), relativamente alla presentazione e dimostrazione di nuovi prodotti.